Liberty Records
Liberty Records | |
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Stato | Stati Uniti |
Fondazione | 1955 |
Fondata da | Simon Waronker |
Chiusura | 2001 |
Gruppo | Universal Music Group |
Settore | Musicale |
Prodotti | Pop |
Sito web | www.universalmusic.com/ |
La Liberty Records era un'etichetta discografica statunitense fondata da Simon Waronker nel 1955 con Alvin Bennett alla presidenza e Theodore Keep come produttore.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondata nel 1955, già nel 1957 la Liberty acquistò l'etichetta jazz Pacific Jazz Records ottenendo maggiore importanza.
Nel 1963 essa fu venduta per 12 milioni di dollari alla Avnet, casa che aveva già comprato la Blue Note Records, la Imperial Records, la Dolton Records, la Aladdin Records e la Minit Records. Dopo due anni però l'etichetta fu nuovamente venduta per 8 milioni di dollari a Alvin Bennett e nel 1966 i suoi dischi furono ripubblicati dalla Sunset Records, essendo distribuita in Inghilterra attraverso la Decca Records, filiale della London Records, ed entrando in buoni rapporti con la EMI che pubblicava i dischi nella Liberty Records.
Nel 1968 la Liberty fu comprata dalla Transamerica Corporation unendosi alla United Artists Records. Tale acquisto provocò il licenziamento di Alvin Bennett.
Nel 1978 Artie Mogull e Jerry Rubinstein acquistarono l'etichetta che nel 1979 passò sotto controlla della EMI.
Fino al 2000 l'etichetta si è occupata del mercato inglese dell'agenzia, prima di essere dismessa nel 2001.
Dagli anni ottanta ai duemila
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1980 la EMI fece cadere il nome United Artists e ripristino il nome Liberty. Inizialmente la EMI usava il nome Liberty per ripubblicare i cataloghi della Imperial Records, della United Artists Records e della Liberty stessa. Dal 1980 al 1984 la Capitol usò la Liberty come etichetta di musica country. Nel 1992 la EMI rinominò la sua Capitol Nashville alla Liberty prima di passare al nome Capitol Nashville tre anni dopo. Nel 1994 il presidente dell'etichetta trovò un'etichetta sorella, la Patriot Records, dove c'erano molti artisti come John Berry. Questi era segnato alla Liberty mentre gli altri erano appena aggiunti, così appena l'etichetta chiuse gli artisti passarono alla Capitol Nashville.
Dopo aver pubblicato dischi europop l'etichetta è stata poi riformattata dalla EMI e fa da concorrente alla Sanctuary Records.
La Liberty in Italia
[modifica | modifica wikitesto]In Italia la Liberty Italia nasce nel 1959, con sede a Milano, in via Turati 28; faceva parte del gruppo Belldisc S.p.A., fondato da Antonio Casetta, per cui la distribuzione venne curata fino al 1969 dalla Bluebell, dal 1970 al 1977 dalla Produttori Associati e dal 1978 in poi dalla Ricordi.
Oltre che pubblicare in Italia i dischi della casa madre, ha anche stampato dischi in proprio di artisti italiani.
Nella fase di passaggio dalla Bluebell alla Produttori Associati, il marchio Liberty Italia è stato usato per alcuni dischi di artisti italiani di queste due case (ad esempio i 45 giri Il pescatore di Fabrizio De André e Isa...Isabella degli Alunni del Sole)
I dischi pubblicati
[modifica | modifica wikitesto]Per la datazione ci si attiene all'etichetta del disco, o del vinile o, infine, della copertina, qualora nessuno di questi elementi avesse una datazione, sulla numerazione del catalogo. Se esistenti, sono riportati, oltre all'anno, il mese e il giorno.
45 giri
[modifica | modifica wikitesto]EP
Numero Di Catalogo | Anno | Interprete | Titoli |
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H 8028 | 1957 | Johnny Dorelli (incisa come D.Johnny) | Calypso melody/Young love/Calypso italiano/Mi casa, su casa |
H 8030 | 1957 | Johnny Dorelli | Bernardine/Hey there/Lullaby of birdland/Walkin' shoes |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La versione di Mama sul lato A è quella in italiano
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- I dati concernenti le emissioni discografiche della casa sono stati tratti dai supporti fonografici emessi e conservati (come tutti quelli pubblicati in Italia) alla Discoteca di Stato a Roma.
- Vari numeri delle riviste Musica e dischi, TV Sorrisi e Canzoni, Ciao 2001, Qui giovani, Big, Music, e molte altre riviste di argomento musicale.
- Mario De Luigi, L'industria discografica in Italia, edizioni Lato Side, Roma, 1982
- Mario De Luigi, Storia dell'industria fonografica in Italia, edizioni Musica e Dischi, Milano, 2008
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Liberty Records
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- The Liberty Records Story, su bsnpubs.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 137314131 · ISNI (EN) 0000 0001 0724 2027 · LCCN (EN) n92072836 |
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